Retrospettiva 2022

UN MIRACOLO IN DIVENIRE

Il progetto Educare con il Cuore consiste in una visione filosofica e pratica pedagogica che integra saperi millenari con le più moderne acquisizioni in ambito educativo, psicologico, socio-analitico e terapeutico e ha intenti educativi, comunitari ed ecologici perché mira a ispirare in Italia e all’estero comunità di esseri liberi e autodeterminati che scelgono di co-creare insieme la nuova terra.

E’ un sentiero di ricerca per allievi, educatori e genitori che attraverso pratiche di vita e momenti formativi favorisce il pensare e l’agire consapevole per il bene collettivo.

E’ una metodologia pedagogica che può essere applicata nei diversi ordini di scuole istituzionali e parentali per favorire lo sviluppo del potenziale umano e il risveglio di coscienza.

La visione filosofica offre la direzione, i valori e le categorie spirituali che ispirano un educare autentico.

La metodologia permette di tradurre la dimensione ideale in vita reale per dare agli educatori la possibilità di esprimere i propri talenti e agli allievi l’opportunità di imparare dalla loro messa in gioco.

Il metodo non può essere definito in modo univoco perché è un mondo di possibilità da esplorare, un orizzonte all’interno del quale l’educatore accetta di muoversi.

Il metodo si allinea con i valori alti dell’esistenza rispettando le leggi cosmiche che portano i semi dal futuro, è parola che scuote i cuori, è sapere intimamente vissuto, testimoniato e donato senza freni o mascheramenti che si alimenta degli stimoli portati dagli allievi.

E’ una partitura interpretabile da voci diverse, un’essenza che aleggia sottilmente nell’aria mescolandosi al profumo di chi la respira.

E’ una chiamata dell’anima che coinvolge tutte le dimensioni dell’esistenza risvegliando ed espandendo la coscienza, portando pace nella piccola mente addormentata perché accolga le intuizioni folgoranti del cuore. 

Il progetto con la sua visione e metodologia pedagogica porta un’informazione nuova sulla terra e si incarna grazie alla testimonianza di chi lo riconosce e diffonde.

Molte anime coraggiose da maggio 2021 a oggi hanno risposto alla chiamata del cuore dando un prezioso contributo al disvelamento di questo progetto: numerosi formatori, mentori, insegnanti, allievi, genitori, artisti e terapeuti hanno condiviso i loro talenti per un sogno comune.

In queste notti sante di fine 2022 sento doveroso ripercorrere il cammino intrapreso insieme per onorare la biografia di un’entità spirituale in divenire che si è potuta manifestare grazie a coloro che ne hanno sostenuto la genesi e che oggi si alimenta grazie a coloro che lo portano quotidianamente nel mondo.

Un ringraziamento particolare va ad Anna Mattei e Giovanni Chirichella, preziosi compagni di viaggio nell’ideazione e realizzazione di ciò che oggi rappresenta pienamente il canto della mia anima.


LA GENESI DEL PROGETTO

Il progetto è nato ufficialmente a maggio del 2021 dall’insopprimibile bisogno di fare qualcosa per i ragazzi che vedevo ingiustamente soffrire per la mala gestione della vita scolastica in tempo di pandemia.

Nell’inverno 2019 scrissi una lettera di denuncia che fu pubblicato da siti di contro informazione e si diffuse in modo virale tra le famiglie che condividevano il mio stesso sentire.

La lettera segnalava la violenza psicologica perpetuata sui minori privati del diritto ad apprendere in un contesto di autentico benessere, nutrimento e gioia in un periodo storico di profonda crisi che richiedeva alla scuola di farsi baluardo di luce anziché di vessazione.

La paura generalizzata che i ragazzi respiravano poteva essere arginata da un contesto educativo evoluto in grado di offrire ascolto, sostegno, contenimento emotivo, nutrimento e speranza anziché negazione della vita come respiro, movimento, contatto ed incontro.

In una fase storica così contraddittoria l’educazione era chiamata ad espletare il proprio ruolo di ispirazione al bene, monito al giusto, afflato di bellezza e fede nella vita che il pessimismo diffuso sembrava negare.

In tempo di pandemia l’educazione poteva rappresentare una vera ancora salvezza per le famiglie affaccendate e disperate nonché un rifugio dalla solitudine ed uno spazio di rigenerazione e pensare alto mentre divenne un ambito di ulteriore costrizione, repressione, sviluppo meramente cognitivo, isolamento relazionale e vessazione.

Scrivendo la lettera evidenziai tutto questo gridando al mondo che una riforma radicale dell’educazione era ancora possibile.

In quella fase mi posi al fianco di tutti coloro che sceglievano di non essere corresponsabili delle violazioni costituzionali in atto cercando di seminare la fiducia che la crisi serbasse una grande opportunità evolutiva per l’umanità giunta ad una svolta definitiva.

La lettera costituì la fase gestazionale del progetto che nacque ufficialmente a Bologna il 22 maggio 2021 quando, parlando alla manifestazione in piazza Maggiore di fronte a migliaia di persone, mi feci strumento di una forza più grande, volta al rinnovamento politico, sociale, culturale ed economico di tutta l’Italia.

Il discorso di 8 minuti pronunciato quel giorno rappresenta ancora oggi la sintesi più pura di ciò che significa per me educare in modo autentico e profondo, con la mente alta connessa al cuore.

Dopo la manifestazione condivisi la mia visione con Anna Mattei e Dania Pirone che la sostennero spronandomi a tradurre in azione pedagogica il mio immenso sentire.

Da giugno iniziai a stendere le linee guida del progetto portando alla luce gli intenti e i valori spirituali che lo caratterizzano.

E’ difficile spiegare come il progetto si sia potuto espandere così rapidamente da maggio ad oggi ma se guardo indietro posso solo dire che ciò che è accaduto è pura magia.

La sensazione condivisa da tutti coloro che hanno preso parte alla gestazione del progetto è di essere stati spinti da una forza più grande che ha dato forma alle intenzioni recondite del cuore amplificandole, ha procurato le risorse necessarie e le sincronicità necessarie a procedere.

Ciò che accadde dalla fondazione ad oggi ha il senso del miracoloso perché in soli tre mesi permise di fondare una piccola comunità educante ed avviare un percorso formativo per educatori interessati a sostenere la mia visione.

A luglio 2021 altri amici sostennero il progetto permettendomi di aprire a settembre la comunità parentale di Brescia.

Rammento che in estate, mentre parlavo nelle piazze di Desenzano, Brescia, Cesena, Faenza, Trento, Firenze, Lugo e tenevo cerchi per genitori ed educatori a Brescia, Firenze, Bolsena e Palermo una rete di anime si avvicinò a noi rendendo il progetto un’entità sempre più potente e viva.

La percezione di essere strumenti al servizio di una forza immensa nutriva i cuori dei partecipanti di una gioia, un entusiasmo, una determinazione e gratitudine così intense da stemperare ogni dubbio o scoraggiamento.

Nessuno poteva ancora immaginare, a quel tempo, dove ci avrebbe condotto il viaggio di rinnovamento ma il progetto attraeva persone chiamate a testimoniare che qualcosa di meraviglioso stava accadendo.

Tutti sembravano attirati da un’energia di indiscutibile potenza che si muoveva in noi, per noi e a prescindere da noi, alimentata dal fuoco della vita.

Ci sentivamo sostenuti dalla provvidenza ed investiti di un compito quasi sacro che ripagava abbondantemente delle fatiche messe in campo. 

Tutti percepivamo che la scintilla del cambiamento si era accesa definitivamente e non restava che seguirla mettendosi al servizio del bene.

Portare l’informazione dello spirito nella materia non è facile né immediato per la mente umana pertanto dovemmo coltivare le virtù del discernimento, dell’invettiva e della solidarietà.

Nei processi di creazione del gruppo informale fummo supportati da Francesco Bernabei, sviluppatore sociale ed uno dei massimi esperti di educazione parentale in Italia.

Nella formazione degli insegnanti della comunità di Brescia fui affiancata da Antonella Trombetta, naturopata e ricercatrice in ambito quantistico, mentre per la definizione dell’orientamento pedagogico e la gestione delle pluriclassi liceali fui sostenuta da Anna Mattei, pedagogista steineriana e astrosofa, da Luca Sermoneta, formatore e pedagogista steineriano, e da Stefania Lapenta, insegnante di storia dell’arte formatasi presso la Brockwood Park School di Londra.

Con loro lavorai assiduamente per ispirare gli educatori e i genitori della comunità di Ipazia sorta a Brescia ad ottobre per donare ai ragazzi una pratica pedagogica nuova.  

Il lavoro estivo fu l’inizio di un processo di auto educazione e risveglio di genitori ed educatori che proseguì nel corso dell’intero anno scolastico.

A settembre inaugurammo il percorso formativo rivolto agli insegnanti e ai genitori che da tutta Italia chiedevano sostegno e confronto mentre ad ottobre tredici ragazzi a rischio di abbandono scolastico scelsero di aderire al progetto Ipazia per sperimentare la metodologia pedagogica che caratterizza il progetto.

Sostenuti dalla provvidenza ricevemmo una casa in comodato d’uso che i ragazzi resero accogliente e vitale.

La casa divenne uno spazio di studio in comune ed un laboratorio sperimentale di ricerca pedagogica.

Ad ottobre Ipazia iniziò a pullulare di vita perché i ragazzi portarono le loro cose, ridipinsero i muri e li personalizzarono con frasi ed immagini simboliche che tracciavano l’essenza del progetto.

Alcune associazioni regalarono banchi, libri e lavagne, un’artista donò un bellissimo mandala ed alcuni sostenitori finanziarono la formazione. 

I genitori dei ragazzi donarono tappeti, coperte, diffusori, oli essenziali, cristalli, pietre e candele che mantennero l’energia della casa fresca e armoniosa per tutto l’anno.

Da ottobre a giugno la casa continuò a sprigionare luce e amore scaldando il cuore tutti coloro che la abitarono o giungevano a visitarla.

Tutti vennero coinvolti nel profondo processo di cambiamento, ideazione e ispirazione.

Ipazia rappresenta un’esperienza pedagogica significativa volta a formare spiriti liberi animati dall’amore per il sapere e il bene collettivo.

La formazione degli insegnanti permise di apprendere il metodo di Educare con il cuore e donarlo ai ragazzi per sostenere la loro evoluzione.

L’auto educazione dei genitori nei cerchi di parola e nei laboratori guidati da me e Antonella Trombetta favorì la cooperazione e la gestione delle dinamiche egoiche che inevitabilmente fecero capolino nei momenti di stress.

La casa accolse ragazzi provenienti da città e ordini liceali diversi che, per un anno, avevano scelto di studiare autonomamente collaborando con i loro coetanei accompagnati da insegnanti altamente illuminati disposti a formarsi per applicare il metodo da me ideato.

Il progetto Ipazia si concluse a luglio quando tutti i ragazzi coinvolti conseguirono con successo l’esame di idoneità alla classe successiva.

Tutti i partecipanti sentirono di aver fatto parte di una grande “famiglia d’anima” volta a sostenere tutti “i figli della terra” e l’evoluzione in atto sul pianeta.

Le esperienze vissute nell’anno scolastico 2022/23 sono la dimostrazione del potere trasformativo della pedagogia e costituiscono l’incipit di una progettualità che merita di espandersi sulla terra.

 

L’EVOLUZIONE

Dopo una breve pausa estiva a settembre il progetto è ripartito dando vita al secondo anno di formazione per educatori (insegnanti, mentori, genitori) che desiderano applicare la visione pedagogica di Educare con il cuore.

Il percorso formativo inaugurato ad ottobre non è l’unica attività che oggi caratterizza il progetto.

A gennaio riprenderà la formazione aperta a tutti coloro che hanno già effettuato il primo anno e a febbraio proseguiranno le conferenze e i laboratori per adulti e ragazzi che desiderano portare avanti un processo di reale cambiamento.

L’esperienza pedagogica vissuta a Ipazia verrà attuata dalle scuole o comunità che desiderano abbracciare la nostra visione.  

La sfida continua con impegno gioioso, dedizione e forza visionaria.

L’augurio per il nuovo anno è che tutte le anime risonanti e le realtà pedagogiche affini si uniscano a noi per abbracciare il progetto e realizzarlo nella loro vita.